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sabato 5 settembre 2015

carburatore e iniezione - la valvola del gas

una caratteristica dei carburatori consiste nell'adottare una valvola del gas  del tipo  "a saracinesca"
 a differenza di quanto avviene in campo automobilistico dove di solito è a "farfalla"
la classica valvola del gas a saracinesca costituita tipicamente da un pistoncino  opportunamente smussato nella sua parte inferiore  scorre nell'apposita sede cilindrica facilmente riconoscibile  dall'esterno  in quanto in genere perpendicolare all'asse del diffusore o (venturi)
Mantenuta chiusa  in posizione di riposo  da una molla cilindrica  la valvola può essere aperta facendola scorrere  sino a liberare  completamente il diffusore ) tramite un cavo  metallico  flessibile fissato  con un'estremità della valvola  e con l'altra un comando posto  sul manubrio della moto
il diffusore è a sezione variabile  in quanto  ricavato  proprio sotto la valvola a saracinesca alla quale è fissato lo spillo conico

la funzione della valvola a saracinesca

due sono le funzioni che deve adempiere questa valvola
da una parte essa deve provveder a regolare i flusso di aria proveniente dall'esterno  del diffusore  e diretto  verso il cilindro 
dall'altra deve far si che la quantità  di carburante che si mescola con l'aria risulti  accuratamente dosata in relazione al grado di apertura della saracinesca stessa
come possa adempiere alla prima funzione è di facile  intuizione per spiegare meglio  come è stato risolto il secondo problema  occorre invece seguire per un attimo  il percorso che il carburante compie dal serbatoio al tubo Venturi 
Dal serbatoio principale  al carburatore  il carburante giunge per caduta  (solo in qualche caso si utilizza  una pompa elettrica) attraverso  una tubazione flessibile di diametro adeguato
la sua seconda tappa  è la vaschetta a livello  costante in cui si raccoglie prima di venire miscelato con aria
l'accesso  del carburante alla vaschetta è regolato da una valvola a spillo collegata a un galleggiante che può essere singolo oppure composto da più elementi 
il galleggiante  regola per mezzo della valvola tanto l'apertura  che la chiusura  del condotto di ingresso  del carburante  ed è ovvio  che se un inconveniente qualsiasi sia al galleggiante stesso sia al perno ne impedisce  il perfetto funzionamento  il carburante o non giungerà  alla vaschetta (galleggiante  forato o impossibilitato  a chiudere verso l'alto )
La vaschetta che nel caso ormai generalizzato  è ricavata in blocco col carburatore  centralmente  a esso è in comunicazione  col diffusore  tramite una breve canalizzazione cilindrica
IL carburante  entrato nella vaschetta  a causa della depressione creatasi nel diffusore  per l'effetto Venturi  viene risucchiato  verso l'alto  e attraversa  prima il getto  del massimo  che altro non è se non un cilindretto  filettato munito di  un foro calibrato  centrale  quindi il polverizzandosi  e mescolandosi  con l'aria
A questo punto  torniamo alla valvola  del gas
a essa è fissato  in posizione centrale  uno spillo  la cui parte superiore  munita di una o più scanalature è vincolata alla valvola per mezzo di un fermaglio  metallico mentre quella inferiore  di profilo conico  scendo molto oltre la base della valvola
Lo spillo conico  è fissato alla valvola a saracinesca  e quindi si muove  assieme a essa 
questo movimento  fa cambiare la sezione di passaggio a disposizione della benzina che esce  dal polverizzatore  (è proprio la conicità  dello spillo a determinare il cambiamento  della sezione anulare tra i due componenti  in questione)
In questo modo a ogni alzata della valvola del gas e conseguentemente a ogni variazione quantitativa  di aria immessa nel diffusore corrisponderà  una proporzionale salita dello spillo conico  che libererà progressivamente il polverizzatore regolando così il flusso di carburante da miscelare con l'aria
In molti casi  il polverizzatore  dotato di una serie di fori radiali funge da emulsionatore e quella che  da esso fuoriesce  è in effetti  una benzina già frammentata e mesco
lata con aria
quest'ultima  arriva al pozzetto nel quale è alloggiato  il polverizzatore  stesso (ma in questo caso si potrebbe benissimo parlare di emulsionatore ) tramite  una canalizzazione nella quale è installata una piccola bocola con foro calibrato  denominata getto aria principale

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